Quando gli hacker sfruttano le videoconferenze non protette 

Quando gli hacker sfruttano le videoconferenze non protette - Immagine di Alexandra_Koch da Pixabay

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Nel prossimo futuro le aziende e i comuni tedeschi rischiano enormi danni a causa degli attacchi informatici. Le videoconferenze altamente sicure, certificate dalla BSI, sono un aspetto che può scongiurare gli attacchi degli hacker. Molte piattaforme video presentano lacune nella sicurezza e rendono vulnerabili le aziende. 

Attualmente nell’economia mancano più di 100.000 specialisti in sicurezza informatica, un’esigenza che non potrà essere soddisfatta nel prossimo futuro. La buona notizia è che le aziende non possono solo aumentare la sicurezza della propria infrastruttura IT assumendo esperti di sicurezza informatica. Quando si proteggono le proprie videoconferenze, ad esempio, è già utile passare a un software altamente sicuro per rendere la vita difficile ai criminali.

Le videoconferenze non protette sono gateway

Le riunioni online non protette rappresentano una porta frequente per gli hacker nei sistemi di dati di aziende e comuni. Nelle riunioni online si nascondono diversi rischi, come il furto di dati, la pirateria informatica e lo spionaggio industriale. Solo lo spionaggio provoca ogni anno danni miliardari all’economia tedesca. Gli hacker non rubano solo informazioni sulla fabbricazione dei prodotti, ma anche numeri di telefono o indirizzi privati, il che mette a rischio la sicurezza delle persone e apre opportunità di frode d'identità all'interno dell'azienda.

Per tutelarsi da tali lacune è utile esaminare attentamente la piattaforma utilizzata per le videoconferenze in azienda. Un'importante caratteristica di sicurezza, ad esempio, è che ai partecipanti alle riunioni online possono essere concessi diritti minimi, mentre agli organizzatori delle riunioni vengono concessi diritti estesi, come la concessione dei diritti di condivisione ad altri partecipanti o la rimozione dei partecipanti dalla videoconferenza. Di conseguenza, gli hacker che cliccano sulle conferenze online hanno meno spazio di manovra.

La crittografia end-to-end aumenta la protezione

È inoltre essenziale per le videoconferenze altamente sicure che la piattaforma offra una reale crittografia end-to-end. Ciò dovrebbe essere certificato da un'autorità come l'Ufficio federale per la sicurezza (BSI). Tale crittografia è caratterizzata dal fatto che non vengono crittografati solo i flussi di comunicazione da client a server, ma anche quelli da client a client. Ciò chiude le porte agli aggressori. Su Tixeo, ad esempio, le chiavi di crittografia vengono create durante la conferenza e scambiate esclusivamente tra i partecipanti. Di conseguenza, gli hacker non possono decrittografare il flusso di comunicazione per rubare password o informazioni personali.

Ciò è particolarmente importante per i comuni e le autorità perché archiviano grandi quantità di dati personali sensibili. I comuni, tra tutti, trovano molto difficile attrarre esperti di sicurezza informatica a causa delle loro risorse limitate e dei limiti tariffari. Strumenti tecnologici sicuri come le videoconferenze con crittografia end-to-end possono almeno contribuire a colmare alcune lacune informatiche e quindi apportare grandi vantaggi ai comuni. Inoltre le soluzioni software europee non dispongono di una backdoor integrata come quelle dei produttori americani.

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A proposito di Tixo

Tixeo è l'azienda leader europea per la collaborazione video sicura. Tixeo è l'unica tecnologia di videoconferenza certificata da ANSSI (Agenzia nazionale francese per la sicurezza informatica e di rete) secondo CSPN per la sua crittografia end-to-end. Questa certificazione è riconosciuta dall'Ufficio federale per la sicurezza dell'informazione (BSI).


 

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