L'esperto di sicurezza dei dati Detlef Schmuck di TeamDrive: “L'accordo politico sulla protezione dei dati UE-USA è inutile. È difficile immaginare che gli Stati Uniti si sottometteranno ai dettami sulla protezione dei dati dell'UE." Già nel giugno 2020, la Corte di giustizia europea ha dichiarato invalido l'accordo transatlantico sulla protezione dei dati Privacy Shield.
"Il cosiddetto accordo politico sulla protezione dei dati tra l'Unione europea e gli Stati Uniti non vale attualmente un accidente", afferma l'esperto di sicurezza dei dati Detlef Schmuck. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno recentemente sorpreso con un simile annuncio. “La decisione della Corte di giustizia europea (CGE) del giugno 2020, secondo cui l'accordo transatlantico sulla protezione dei dati Privacy Shield non è valido, è ancora valida. Ogni nuovo regolamento di qualsiasi tipo dovrà rispondere allo stesso tribunale", ne è certo Detlef Schmuck, amministratore delegato del fornitore di servizi dati di Amburgo TeamDrive.
Protezione dei dati negli Stati Uniti non a livello dell'UE
Spiega: “Spetta agli Stati Uniti elevare la protezione dei dati lì al livello dell'Unione europea. Per questo non basterà un ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti, dipenderà dall'introduzione negli Stati Uniti di una protezione dei dati comprensibile e applicabile per i cittadini europei. Anche se un nuovo accordo, chiamiamolo Privacy Shield 2.0, dovesse realizzarsi come previsto entro la fine di quest'anno, ci saranno azioni legali contro di esso e la Corte di giustizia europea non si pronuncerà in merito per diversi anni".
DSGVO o GDPR per gli USA difficilmente concepibili
Secondo l'esperto di sicurezza dei dati, la probabilità che dopo l'accordo Safe Harbor ribaltato dalla Corte di giustizia europea nel 2015 e la fine del Privacy Shield nel 2020, il terzo tentativo di un accordo giuridicamente vincolante sul trasferimento dei dati tra l'UE e gli Stati Uniti sia "estremamente Basso". Detlef Schmuck: “Con il regolamento generale sulla protezione dei dati, l'UE ha portato la protezione dei dati personali al livello più alto al mondo. È difficile immaginare che gli Stati Uniti si sottometteranno a questo dettame sulla protezione dei dati. Molti modelli di business delle società statunitensi semplicemente non funzionerebbero più se si utilizzasse come base la protezione dei dati europea. Le aziende europee fanno quindi bene ad aspettare e vedere se un nuovo accordo sarà confermato dalla Corte di giustizia tra qualche anno o se sarà nuovamente ribaltato".
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